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"RASSEGNA PERSONALE DI SCULTURA"
Catalogo delle opere del maestro Pietro Giambelluca
di MICHELE SANTULLI
Frosinone 1975
Pietro Giambelluca, sin da giovanissimo si è distinto quale valente scultore. Fu già all’età di 21 anni che si mise prepotentemente in evidenza in occasione dei primi “Incontri della gioventù” allorchè presentò “I tre momenti” altrettante opere sacre raffiguranti tre attimi del Calvario di Cristo.
Da allora ha continuato ad insegnare e a lavorare ininterrottamente, dapprima in Sicilia, sua patria natale, e quindi in Ciociaria, ove ormai opera da diversi lustri, attirato dalla umanità e dal cristallino ambiente naturale che ancora si può contemplare e respirare in questo angolo d’Italia.
Ha operato in bronzo, marmo, terracotta, ferro e rame.
Ha esposto in mostre personali e collettive nei maggiori centri sempre con successo e con largo consenso di critica.
Colpisce in Pietro Giambelluca, la notevole quantità di opere realizzate in Italia e all’estero e quel potente dinamismo interiore che scalpita e morde il freno in ogni sua opera. Eccezionale è anche la totale padronanza del mezzo espressivo e della tecnica scultorea: riesce a dar forma alle materie più disparate e inerti con perizia da vero artefice rinascimentale. In Pietro Giambelluca il senso della plasticità, il prepotente dinamismo e la vitalità traspaiono ed erompono da tutte le sue opere, specie nei cavalli, nei tori e nei bufali, temi molto ricorrenti nella sua vasta gamma creativa.
Giambelluca infatti è vissuto in una di quelle vecchie fattorie siciliane in cui l’attività prevalente era appunto la cura degli armenti. E al cospetto delle sue cavalle dai larghi e presenti fianchi, al cospetto dei suoi tori scalpitanti e ricalcitranti, delle bufale contorte e martoriate, sembra di respirare quell’atmosfera pregna di sudori, dell’acre odore dello stallatico e di sentire l’eco dei muggiti e dei nitriti, dai quali queste opere traggono la fonte di ispirazione più diretta.
In Pietro Giambelluca non si troveranno ricerche tematiche o espressive, né discussioni programmatiche o dottrinarie: tutto è personale, tutto assume stile, tutto vi è semplice lineare e naturale. E gli attributi veri e consolidati dall’arte sono proprio questi.
MICHELE SANTULLI